«I viaggi leggeri son fatti così: le soste generano incontri, e gli incontri rimettono in moto l’avventura. Funziona sempre. Anche qui, nella verde Estonia degli uomini silenziosi». (Paolo Rumiz, Trans Europa Express) 26 luglio 2013Ore 15.45Ore 15.45Viljandi, Estonia Siamo piazzate sul prato a goderci l’esibizione dei bimbi dell’isola di Prangli. Finalmente ci rincontriamo. Fra è […]
«Ci sediamo per una birra serale a bordo fiume, e un giovane estone di Tallinn invitato da amici alla festa slava sorride del nostro interesse per quel luogo marginale: “Mah, la vera Estonia non è qui, sta a ovest… è più antica… e anche più moderna…”. Non capisce che noi siamo stanchi dell’Ovest claustrofobico, e […]
«Compare qualcosa di assolutamente nuovo: l’alberghetto lindo e di poco prezzo, con la concierge che parla inglese. In Russia non avevo scelta: o ruderi dimenticati di provincia, o costosissimi penitenziari per ricchi. Anche la pulizia aumenta. La città sembra una grande farmacia triste e tutto pare un po’ finto, un paese dei campanelli, una Legolandia […]
«Ed ecco si va in un cielo grigio, già protestante, berlinese, anseatico, verso le lingue dure del mondo ugro-finnico e le dieresi vocaliche del Centro Europa, lunghi spazi piallati dal vento e dalle Blitzkrieg». (Paolo Rumiz, Trans Europa Express) 23 luglio 2013 Ore 7.30 circa Nave per Tallinn Cominciamo subito la giornata con una sveglia […]
«È nelle attese che si incontra il mondo». (Paolo Rumiz, Trans Europa Express) 22 luglio 2013 Ore 19.40 Sala comune dell’ostelloTavola rotonda made in IKEA È la nostra ultima sera in Finlandia, sembra di essere qui da una vita intera. Fra si è andata a lavare (“Così me basta pe’ due giorni” cit.). Abbiamo appena […]
«“Il mondo” egli dice “è diventato un villaggio globale”. O è un accampamento mobile?”». (Bruce Chatwin, Anatomia dell’irrequietezza) 21 luglio 2013 Ore 10.20 circa Treno per Haameinlinna Sveglia alle 8.30 (stamattina gran lusso) e colazione all’ostello con yogurt e ciambelle all’aria fritta (ufficialmente caffè e vaniglia). Timbriamo il cartellino della sfiga quotidiana, subito subito. Vado […]
«Niente. Non c’è niente di quello che vedo dal finestrino. Le guide sono pagine piene di nulla. Banalizzano, complici dell’oblio che scende sui territori. Ne propiziano la distruzione con il loro silenzio. Straccio quelle poche pagine pompose e inutili, le appallottolo, le butto nella spazzatura. Ma sì, si viaggia assai meglio chiedendo alla gente, e […]
«Non c’è niente di più nobile che affrontare inconvenienti tipo serpenti e polvere solo per amore della libertà» (Jack Kerouac, Viaggiatore solitario) In viaggio, 22 dicembre 2014 Dopo aver impacchettato i bagagli, cercando di stipare il tutto in un solo zaino più una borsa per l’elettronica (da Manuale del Bravo Etnomusicologo) e aver fatto le […]
«Lì abbiamo capito che la nostra vocazione, la vera vocazione, era viaggiare in eterno per le strade e i mari del mondo. Eternamente curiosi; osservando tutto ciò che potesse comparire davanti alla vista. Annusando ogni angolo, ma sempre con discrezione, senza piantare radici in nessuna terra, né fermandoci a studiare il substrato di qualcosa; la […]
«Casa, dopotutto, è dove sono i tuoi amici». (Bruce Chatwin, Anatomia dell’irrequietezza) Yogyakarta, 1° agosto 2020 Alle cinque del mattino di Lammas o Lughnassad, la festività gaelica del sole morente, rivolgo il mio ultimo saluto, pamit, al sole di Sewon che ha illuminato la mia lunga quarantena in questa parte di mondo e ordino un […]