«“ma perché mi freno?” il pensiero mi ha colto come uno schiaffo in viso. Correvo con la testa e non con il cuore, la ragione e non il sentimento. Correvo come un adulto e non come un bambino. Come un uomo e non come i miei cani quando, felici, al parco si lanciano sfrenati fino […]
«“Un giorno” rispose Joe pieno di rabbia “la gente come me si solleverà e vi rovescerà, e sarà la fine della tirannia delle macchine omeostatiche. Torneranno i giorni dei valori, della compassione e del semplice calore umano, e quando questo accadrà qualcuno come me che ne ha passate di tutti i colori e che ha […]
«[…] non è in questi luoghi sovrappopolati, dove si incrociano, ignorandosi, migliaia di itinerari individuali, che sussiste oggi qualcosa del fascino incerto dei terreni incolti, delle sodaglie e degli scali, dei marciapiedi di stazione e delle sale d’attesa dove i passi si perdono, di tutti i luoghi dell’incontro fortuito dove si può provare fuggevolmente la […]
«C’è qualcosa di sublime in queste prove tecniche sull’orlo del grande salto. Si butta via una maglietta inutile, si compra un coltellino e magari due matite nuove […], si puliscono a specchio vecchie scarpe e si rinuncia a un insopportabile armamentario di certezze, senza affaticarsi troppo a immaginare quello che verrà. Inutile prepararsi, tanto poi […]
«Lo sfascio si vede sempre dalle periferie degli imperi». (Paolo Rumiz, Trans Europa Express) 8 luglio 2013 Russia Ore 7.40 Solito pullmanDestinazione Sconosciuta Ci hanno detto che stiamo andando ad un’altra cittadina russa, ma non ricordo proprio il nome. Cantano. Ancora cantano. Il pullman è fermo, in attesa di salpare dallo spiazzo dinnanzi l’hotel, e […]
« “Sei certissimo?” mi ha chiesto. Io gli ho detto che ero certissimo. Lui ha spostato la macchina sul ciglio della strada. “Ci fermeremo qui a mangiare la colazione” ha detto. “Qui?” gli ho chiesto, perché era un posto senza attrazione, solo pochi metri di sterrato fra la strada e un muro di cemento che […]
«È stato un bagno di umanità questo viaggio a est. Mai come questa volta non sono stato io a fare il viaggio, ma le persone che ho incontrato. Come dire che è stato il viaggio a fare sé stesso, ignorando i miei schemi mentali. Ha funzionato forse perché sono partito sapendo poco, e forse i […]
«Anummenpaia il reverendo Huuksonnen aveva notato che con l’arrivo dell’autunno l’appetito di Satanasso era cresciuto notevolmente. Era capace di inghiottire con un colpo solo anche due chili di wurstel economici e dopo solo poche ore era capace di reclamare di nuovo da mangiare». (Arto Paasilinna, Il migliore amico dell’orso) 6 luglio 2013 Pullman per la […]
«But that’s the glory of foreign travel, as far as I am concerned […]. I can’t think of anything that excites a greater sense of childlike wonder than to be in a country where you are ignorant of almost everything. Suddenly you are five years old again. You can’t read anything, you have only the […]
«[…] mi fecero pensare che un anno di viaggi così era forse una follia, ma mi bastò scendere dal treno, aprire i polmoni a quell’aria pungente e piena di promesse che è quella dell’alba, per risentirmi ispirato. Ero a Yala! Quante altre volte nella vita ci sarei arrivato? Mi venne in mente Chang Choub e […]