QUANDO IO SONO LONTANO, ELBA.

Quando io sono lontano
Sento nel cuor la malinconia
E penso allora alla terra mia
Che al mondo più bella non v’è

Tutto un giardino fiorito
Tutto è un profumo di primavera
Dove la gente vive sincera
Laggiù non tradisce l’amor

Sei tu la terra dell’amor
O Elba in fiore dove ogni cuore canta
Sei tu in questo azzurro mar
Isola bella che come stella brilla

Le tue fanciulle sono raggi di sol
Più belle di mille rondinelle nel blu
Sei tu coi tuoi vigneti d’or sul mar, regina di splendor
Terra di ferro e di sole, cantano tutti per te

(Canzone dell’Elba, 1930-1940)

8 luglio 2022

La senti.
Quell’aria fresca che ti attanaglia lo stomaco.
Quell’energia elettrica e frizzante che ti avvolge dall’interno e abbraccia le tue viscere.
L’adrenalina da orlo del baratro.
Quando sei in procinto di varcare un limite, di volgerti altrove. Il giorno prima del salto, in bilico sull’orlo del viaggio.
Domani sarai in un nuovo inizio.
Domani sarai già un altro.

9 luglio 2022

L’idea era arrivare al porto di Piombino alle 15.00 per prendere il traghetto delle 15.45. Noi a Piombino ci siamo arrivate alle 14.30 e il traghetto è partito alle 16.15. Quindi ci abbiamo guadagnato 45 minuti in più di attesa in macchina col sole cocente.

Abbiamo pensato che un modo carino per ingannare l’attesa fosse trascriverci qualche canto popolare dell’Elba e intonarlo con la mia chitarrina. Quindi ci abbiamo guadagnato una ventina di sguardi di odio da quelli in fila nelle macchine a fianco. Per fortuna poi ad un signore è venuto in mente di giocare a pallone col figlio sul piazzale del molo e si è sobbarcato tutto il peso dell’odio altrui al posto nostro.  

Il tragitto è breve e piacevole, sicuramente di più di tutte le operazioni di imbarco e sbarco delle macchine. Pensieri a caldo: il mare è troppo blu per essere vero; l’isola di Montecristo esiste anche al di fuori di romanzi e fiction; perché i traghetti della Moby sono ricoperti di cose a tema fumetti e cartoni animati? È praticamente una crociera a Mirabilandia.

Duffy Duck che mi fissa dalla poppa mi inquieta quasi più dell’odio represso del genere umano.

Circumnavighiamo i promontori a picco sul mare della parte sud-orientale dell’isola ricoperti di aspra vegetazione. Pensiero a caldo: l’Abruzzo sul Mediterraneo. Lungo il tragitto da Portoferraio a Marina di Campo rettifichiamo: l’Umbria col mare, con gli alcolici della Sardegna. Poi una volta in spiaggia ci si riallinea il disegno astrale: l’isola d’Elba a forma di isola d’Elba. Silvia gioisce per la temperatura dell’acqua: “Per fortuna non è la Sardegna!”. “È la prima volta che sento dire una cosa simile”.

Provo a farmi odiare di nuovo con la chitarra ma otteniamo solo dell’inspiegabile interesse e un invito a cena dal gruppo-vacanze-Pistoia dell’ombrellone a fianco. Ci addentriamo nel centro storico che è un misto tra Anzio e Roma nord col mare. C’è comunque sempre qualcosa che ti ricorda qualcos’altro, ovunque tu vada.

Elba
Sansone, Elba
Villa napoleonica con vista

Anche a chitarra chiusa ottengo comunque le attenzioni di qualche negoziante, chiacchiere non previste e non volute, e quasi un ingaggio in un ristorante. Così a custodia serrata e strumento in spalla (alla Venditti). Non sono ancora riuscita a farmi un’idea precisa del posto. Per ora ho capito solo che la mia nuova mania ossessivo-compulsiva è la raccolta di canti dell’Elba e che comunque, se vuoi socializzare, tu nel dubbio portati uno strumento musicale appresso.

12 luglio 2022

Lo so che nelle isole ci si va per il mare, ma io senza montagna non ci so proprio stare. E devo dire che dalla vetta del Monte Capanne ci sono un silenzio, una pace e una vista con cui non potrebbe competere la migliore spiaggia al mondo.

“When I’m down you can bring me up, up, up up up, up up up, up up up”
In vetta

Ovviamente ci sono solo tedeschi in abbigliamento tecnico, no italiani, no bar, no ristorantini di pesce, no stabilimenti con camping e negozi tutti uguali (che poi, se ci pensi, queste cose vanno in conseguenza). Insomma, l’Elba che vorrei.

I tedeschi in vacanza hanno sempre ragione. Senza nulla togliere al blu del mare, ai panorami dai promontori e alla meraviglia di certe calette sperdute tra gli scogli, quelle dove ancora il turismo non ha fatto danni. Elba è un’isola pazzesca, un mondo a parte, è tutte le regioni italiane e tutte le isole mediterranee e al tempo stesso nessuna, piena di contraddizioni e difficile da capire al volo.

Per ora, l’unico volo che vorrei evitare è quello dalla cabinovia e l’unico luogo dove vorrei essere è qui, in cima all’ennesimo posto lontano, perché è solo stando “lontano” che il “vicino” riesce a mutare aspetto, ad apparire migliore, e quasi ad instillarti nel cuore un pizzico di malinconia per essertene andato.