Voglio tornare ad essere

Voglio tornare ad essere
Lei.

Lei che si gode il silenzio ed i solitari
Deserti di eternità
Lei.

Che passa le serate a divorare libri
E porta il taccuino ovunque la trascini il vento.
Lei.

Che suona e canta, per sedare
Il suo animo inquieto (sed non satiata)
E mostrare solo la parte migliore di sé
Perché è quella che riesce
A penetrare nell’animo umano
E a guadagnare nicchie segrete
In comunità sperdute (i nowhere più belli del mondo)
Quelli che mai
Non cessava di esplorare.

A volte capita che
(Lei)
Si perda in questi luoghi
In questi volti, e si illuda
Di essere una di loro
E di piantare la tenda
E di godersi quello che sembra
Rendere tanto felici
Le altre persone.

Ma non è questo (ancora una volta)
Il suo destino, la sua prigione.

Tornerò ad essere
Lei.

Dopo essermi persa, per un po’
In quella che chiamano vita comune, con la sua illusione
Di stabilità, in una ventiquattrore.
Non è questa la vera felicità.

Il vento soffia,
Sempre, e conduce
Là dove il cuore palpita,
Là dove l’unico vero amore
Possibile, è quello per il mondo
E la sua infinita conoscenza.

Una manciata di rintocchi o poche ore
E sei a precipizio sull’equatore
Una bussola batte sul cuore, per lei
L’unico vero destino
È quello che volge altrove.