Tornavo da Üsküdar
Nell’immensa notte
Sullo stretto oscuro
Mi illuminasti, tu.
Dove sarà
Quello spirito nomade?
La incontrai
Sul battello
A tu per tu,
ad Istanbul.
Questa mia storia
Il mio racconto
Di una notte ad Istanbul
Ora è un ricordo fioco.
È già divenuta, ormai
Una diapositiva sbiadita
Una barca che attraversa lo stretto
Come quel battello laggiù
Verso Eminönü.
Da lontano
Scorgo la moschea di Suleymanian
Ho pregato lì, indossando l’hijab
Ho pregato nel tuo tempio
Inshallah.
Ho conosciuto
Una venditrice d’argento
Mi ha fatto un dono
Un ciondolo di hamsah
Tu, Fatima.
Questa mia storia
Il mio racconto
Di una notte ad Istanbul
Ora non è che un luogo.
I gabbiani sorvolano lo stretto
Vedo l’Europa, laggiù
Quella barca, quella notte
Ad Istanbul
Chissà dove sei ora
Tu.