Andare, i non-luoghi

Due giorni di viaggio
I non-luoghi le non-persone
Due aerei, due scali
I disguidi.

Due nazioni, due continenti
Due ore di ritardo
I loop temporali, la solidarietà
Dei viaggiatori solitari
Che sanno
L’importanza del condividere uno spazio.

Quattro, otto, tante più
Le ore in aeroporto
Dieci ore di bus notturno
Dalla città alla campagna
Dal centro al nord
Dell’Asia, del mondo.

I monaci nelle tuniche arancio
La questua delle sei del mattino
Le baraccopoli
I pasti chimici
Umido, sporco, fritto
I colori male assortiti
Gli alfabeti incomprensibili.

Truffe, conversioni di valuta
I sorrisi falso-cortesi
Incensi e frangipani
His Majesty the King
La Thailandia e il suo sovrano.

Timbri sul passaporto
E assise sui troni d’oro
Strade, case, templi, volti
Tutto il mondo è un paese
Ed il paese il mondo
Le città-mondo e le mondo-città.

Essere soli e non esserlo
Mai
Chiang Mai
Chiangk-Hong
Chiang-Rai
Chiang-Kan
Chia-mala come ti pare.

È comunque un’altra tacca
È comunque un’altra mappa
Un’altra vita
Comunque è qualcosa
Da raccontare
Comunque è
Andare.