Karantina

Prologo

«In the tropics one must before everything keep calm… he lifted a warning forefinger… ‘Du calme, du calme. Adieu».

(Joseph Conrad, Heart of Darkness)

DISCLAIMER:

QUESTO DIARIO È UNA TESTIMONIANZA GIORNALIERA DI COME È STATA VISSUTA LA PANDEMIA DEL COVID19 DA UNA ROMANA CHE VIVE IN INDONESIA ORMAI DA SETTE ANNI, BLOCCATA NELLA SUA CASETTA TROPICALE NEL SUD DI YOGYAKARTA, NELL’ISOLA DI GIAVA, NELL’IMPOSSIBILITÀ DI RIENTRARE IN ITALIA PER ALCUNI MESI. OGNI ATTACCO DIRETTO O INDIRETTO A QUALSIASI COSA, PERSONA E ANIMALE È FRUTTO DEGLI EFFETTI COLLATERALI DELLA LUNGA, INTERMINABILE E SURREALE QUARANTENA, CHE ANCORA FORSE MI PORTO OGGI, SETTEMBRE 2020, DOPO UN MESE DAL MIO RIENTRO IN ITALIA.

Yogyakarta, 21 marzo 2020

C’era una volta…

Il presidente indonesiano ha nascosto i dati reali riguardo i contagi del Covid19, la nuova pandemia mondiale appena scoppiata nel mondo (ma stranamente non ancora in Indonesia), quindi fino all’altro ieri erano tutti felici e contenti, baci e abbracci, in Indonesia solo trenta casi, siamo un sacco fortunati, il caldo e la benevolenza del sultano ci salveranno.

Realtà, oggi: quasi 400 casi totali, 40 morti circa, tasso di mortalità più elevato nel Sudest asiatico.

Presidente: Scusate ho sbagliato io, famo il lockdown.

Indonesiani: A presidè qua col lockdown se morimo de fame mica semo l’Europa.

Presidente: Ho risbagliato io, no lockdown.

Vabè peró almeno chiudo Giacarta e qualche scuola, via ai corsi online. Qualche scuola: Come s’accende il computer?

Nel frattempo Yogayakarta: Ah, i casi stanno solo a Giacarta che sfigat… 3 morti. Ah, ma è veloce sto virus! Chiudiamo tutto!

Il sultano: Ho pregato affinché non piovesse per 7 giorni, il caldo ci salverà.

Il meteorologo: A sor sultá, è la stagione secca.

Sempre il sultano: Vabè, ma io il palazzo non lo chiudo. Beveteve lo zenzero.

Le chat delle scuole chiuse: Il sultano ha detto che lo zenzero cura il Corona! Tutti fuori a giocare per le strade!

Nel frattempo, la comunità islamica: Facciamo un raduno di 8000 fedeli per guarire tutti dal virus.

Il giorno dopo: 300 nuovi casi in isolamento dopo raduno religioso.

Il sultano: Più zenzero!

Il presidente: Vabè dai chiudo gli aeroporti e le stazioni, se passate dal via 20.000 rupie.

Tutta la popolazione: Che scemo tutto il mondo si preoccupa, noi abbiamo il caldo, la fede e lo zenzero.

Critico casuale: E c’avete pure i soldi pe pagavve la terapia intensiva? Ma soprattutto: ce l’avete i posti in terapia intensiva?

Gli ospedali: Che cos’è una terapia intensiva?

Il sultano: Tu mettice lo zenzero.

Sempre il critico: Forse ve conviene comincia a prende a modello uno degli altri paesi.

Il presidente: Ci sono altri paesi?

I capi musulmani: Infedeli!

Il presidente: Vabè dai famo i tamponi. Critico casuale: Ma li famo ad area o a localizzazione…

Il presidente: A caso. E ovviamente a pagamento, a meno che non arrivi alla crisi respiratoria.

Critico casuale: Ma…veramente…

Capi religiosi: Infedele!

Le chat delle scuole nel frattempo: Dicono che il virus lo abbia portato un asteroide.

Il povero malcapitato expat: Il mio regno per un volo di rimpatrio, io qua le penne non ce le lascio! (Manco quelle lisce).

Fine.

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